Il Centro di Servizio "Casa Madre" Ronco All’Adige, si pone come fine l'obiettivo di garantire, nel rispetto dell'individualità, della riservatezza e della dignità della persona, una qualità di vita il più possibile elevata all'ospite, considerandone i peculiari bisogni psichici, fisici e sociali, attraverso un'assistenza qualificata e continuativa, in stretta collaborazione con la famiglia ed i servizi del territorio.
La Politica per la Qualità del Centro di Servizio “Casa Madre” Ronco All’Adige si sostanzia nei seguenti indirizzi fondamentali:
La "Casa Madre" di Ronco All’Adige dispone di 50 posti letto per non autosufficienti. Il percorso d’ingresso si compone delle seguenti fasi:
Quando si rende disponibile un posto, l’assistente sociale comunica al Distretto Socio Sanitario la disponibilità. Dal distretto, sulla base delle liste d’attesa del distretto stesso, viene comunicato il nominativo dell’ospite da contattare per l’inserimento.
Qualora il Distretto non comunichi nominativi per l’ingresso, Casa Madre gestisce autonomamente l’ingresso di ospiti tramite una propria lista d’attesa che rispetta i seguenti principi:
Criteri per l’ammissione in lista d’attesa:
Criteri di priorità per la gestione della lista d’attesa:
NB. Eventuali casi sociali segnalati dagli enti territoriali potranno avere priorità rispetto ai criteri sopraccitati in rispondenza al Carisma della Congregazione Piccole Figlie di San Giuseppe.
L'ospite, appena giunto in struttura, viene accolto dalla Superiora e dalla comunità Religiosa, personale infermieristico, socio-assistenziale e professionisti presenti in struttura, in fine la coordinatrice di Struttura o la Superiora che l’accompagna nei luoghi di appartenenza. L'ospite incontra il medico o il personale infermieristico che, in presenza del famigliare, può reperire dati anamnestici al meglio.
Per i familiari è previsto un colloquio con i vari professionisti per acquisire informazioni finalizzate a rendere il più agevole possibile l'inserimento dell'ospite. Il colloquio, inoltre, mira a raccogliere informazioni sullo stato cognitivo e comportamentale dell'anziano, particolarmente importanti nei casi di persone con demenza o disturbi comportamentali, ma anche per conoscere la famiglia stessa, verificandone il grado di coinvolgimento nel progetto assistenziale e riabilitativo.
Fin dal primo giorno è operativo un piano assistenziale individualizzato. Nell'applicazione del piano, il personale utilizza procedure e protocolli, che indicano il modo in cui un determinato processo viene realizzato. In questo modo i lavoratori possiedono regole comuni per il raggiungimento degli obiettivi. Le procedure e i protocolli sono mantenuti aggiornati dai servizi redattori.
Poiché il processo di inserimento costituisce una fase critica e poco prevedibile, il personale effettua un monitoraggio continuo. Durante tale periodo le figure competenti somministrano le schede di valutazione e di osservazione per verificare il profilo assegnato in fase ingressuale ed i comportamenti nella nuova situazione.
Al termine del periodo di monitoraggio l'esame dell'ospite viene portato in Unità Operativa Interna (UOI), durante la quale, valutando l'andamento del processo di inserimento, si conferma o riformula il piano assistenziale, e si definisce un Progetto Assistenziale Individualizzato, stabilendo un risultato di salute atteso per l'ospite. I familiari vengono informati sul Progetto individualizzato e, ove ritenuto necessario, direttamente coinvolti.
Attraverso processi di valutazione multidimensionale (es. autonomia nelle attività quotidiane, tono dell'umore, livello di socializzazione) e multidisciplinare (figure professionali), l'Unità Operativa Interna (UOI), un'équipe costituita da diversi professionisti (medico, l'infermiere, il fisioterapista, l'educatore, l'operatore socio sanitario, il Responsabile di Struttura), individua i bisogni socio-sanitari dell'ospite, definendo per ciascuno un progetto personalizzato (piani assistenziali e PAI Progetto Assistenziale Individualizzato).
L'UOI si riunisce periodicamente per rivalutare l'ospite, aggiornando ove necessario i progetti individuali, per garantire nel tempo l'erogazione del servizio più appropriato.
Il Centro di Servizio “Casa Madre” ha definito standard generali e specifici di qualità e quantità, di cui assicura il rispetto.
E' utile tenere presente che, data la peculiarità dei servizi resi alla persona in cui l'ospite è parte del processo di erogazione del servizio, risulta difficile individuare degli indici quantitativi che misurino direttamente il servizio erogato.
Resta fermo che l'Ente si impegna a somministrare periodicamente appositi questionari di soddisfazione dell'utente (familiare, ospite, ecc.) e dispone di un servizio di gestione dei reclami.
Gli standard di qualità generali corrispondono ad obiettivi di qualità del complesso delle prestazioni rese:
Presso gli uffici della struttura è attivo un servizio per la gestione dei reclami. Il cliente può effettuare reclami, segnalare disservizi, evidenziare suggerimenti, in relazione ai servizi erogati. Ciò permette all'Ente di adeguare i propri servizi alle aspettative dei clienti e di rendere un servizio migliore.
Per utilizzare concretamente il servizio, i familiari, gli ospiti o anche persone esterne, devono compilare un apposito modulo reclami da stampare che dovrà essere opportunamente compilato e trasmesso all'Ente affinché possa essere protocollato.
Diverse sono le possibilità per la trasmissione del modulo:
Sarà cura della Direzione, dopo aver avviato idonea attività istruttoria, dare una risposta al reclamo entro il termine di 30 giorni dalla data di protocollo del modulo.
E', in ogni caso, possibile per gli ospiti e i familiari rivolgersi direttamente agli Uffici e al Coordinatore di Struttura per eventuali chiarimenti o informazioni.